«Ci saranno altre operazioni a breve perché il nostro agire è improntato verso tolleranza zero rispetto a questi reati». A dirlo il procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo parlando con i giornalisti per illustrare i dettagli dell’operazione «Crutch», dall’inglese stampella, chiamata così perché il principale indagato nascondeva la droga all’interno di una stampella che utilizzava per problemi di deambulazione.
«Diversi i metodi escogitati dai pusher per trasportare lo stupefacente nel roglianese - ha spiegato il capitano Mattia Bologna, comandante della Compagnia carabinieri di Rogliano - nelle insenature dei motori delle automobili o negli indumenti intimi delle fedeli compagne. Abbiamo monitorato ben 203 episodi di cessione di sostanze stupefacenti. Oltre 1.000 invece quelli ricostruiti a seguito dei contatti intercorsi tra venditori ed acquirenti in un anno e mezzo di indagini» .
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