Nella tarda mattinata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Mandatoriccio supportati dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rossano, hanno fermato, per il reato di rapina aggravata, due cittadini romeni, di 26 e 22 anni, entrambi incensurati.
In particolare, i militari nel corso di un servizio di controllo del territorio nei pressi del cimitero di Mandatoriccio, hanno notato che i due giovani alla vista della pattuglia, tentavano di svincolarsi e, pertanto, hanno deciso di sottoporli ad un controllo approfondito. Nel corso della perquisizione i militari hanno trovato i giovani in possesso di tre smartphone che, per fattezze e modello, risultavano essere compatibili con altrettanti cellulari oggetto di furti e rapine accaduti nella frazione marina di Mandatoriccio due giorni prima.
Gli approfondimenti investigativi hanno rivelato come tutta la refurtiva rinvenuta appartenesse a cittadini che nei giorni precedenti avevano denunciato atti criminosi volti proprio a sottrarre tali beni: in due occasioni, le vittime delle rapine sarebbero state malmenate ed avrebbero subito anche lesioni sostanzialmente rilevanti, mentre un terzo episodio si sarebbe verificato in Isola di Capo Rizzuto alla fine del mese di giugno.
I due malfattori, oltre ad essere stati trovati in possesso della refurtiva, sono stati anche in parte riconosciuti dalle persone che avevano sporto denuncia. Tali testimonianze si sono rese necessarie e fondamentali, in quanto nelle aree dove si sono verificati gli atti criminosi non esistono sistemi di videosorveglianza pubblica né privata.
Per i due cittadini romeni è scattato quindi un provvedimento di fermo di indiziato di delitto e, su disposizione del Magistrato di turno della Procura di Castrovillari, diretta dal Procuratore della Repubblica Eugenio Facciolla, sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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