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'Ndrangheta, l'arcivescovo di Rossano: "Non restare in silenzio ma reagire"

Giuseppe Satriano

«Dobbiamo ritrovare la forza di vivere in maniera esemplare educando con coraggio noi stessi e coloro che ci sono affidati». Lo ha detto l’arcivescovo di Rossano-Cariati, monsignor Giuseppe Satriano, nel messaggio alla città di Corigliano-Rossano in occasione della processione per la Madonna Achiropita.

«Questo - ha detto monsignor Satriano - è il primo anno che facciamo festa come Comune unico, con la prima Giunta amministrativa, democraticamente eletta. Poniamo tutti loro sotto la protezione della Vergine Santa perchè il loro servizio possa essere portatore di bene e costruttore di un futuro migliore. Maria Santissima Achiropita, con il suo esempio discreto, esorta tutti noi a cercare una vita non ripiegata su se stessa, egoistica, ma orientata a vivere scelte audaci e coraggiose, capaci di squarciare quella coltre d’indifferenza e di superficialità che spesso fiacca i nostri cammini, rendendo difficile il quotidiano. Non dobbiamo scoraggiarci mai. Mai demordere dalla via del bene, che chiede a tutti le stesse fatiche vissute da Maria: sacrificio, impegno, perseveranza e coraggio».

L’arcivescovo di Rossano-Cariati ha poi aggiunto: «Stiamo vivendo tempi non facili, dove la rassegnazione può indebolirci. Mi riferisco a quanto la cronaca ci consegna, come a esempio il duplice omicidio di Apollinara; la vicenda della donna albanese, calpestata nella sua dignità di essere umano; la ripresa del pizzo e dell’usura che avvelenano i tentativi di far crescere il nostro territorio. Sono fatti che ci indignano e che non ci devono lasciare in silenzio».

« Come pastore di questa comunità - ha sostenuto monsignor Satriano - credo di dover prendere posizione e invitare tutti noi a riflettere, consapevole che noi non siamo questo, noi siamo ben altro in termini di storia, di cultura e di bellezza. Nonostante il lavoro serio e puntuale delle istituzioni preposte, la malavita si riorganizza e minaccia spazi vitali del vivere comune. Non possiamo delegare tutto agli altri. Dobbiamo ritrovare la forza di vivere in maniera esemplare educando con coraggio noi stessi e coloro che ci sono affidati».

«Più che giudicare dobbiamo agire e agire con il cuore, insieme, riappropriandoci delle nostre strade, delle nostre piazze, seminando bellezza e dignità, cultura e solidarietà. Arginando con l’esercizio della denuncia chi ci vuole togliere la libertà e il diritto di godere del bene che cerchiamo di realizzare con i nostri sacrifici quotidiani». Secondo monsignor Satriano, infine, «operare nella legalità, nel rispetto degli altri, nella trasparenza delle scelte non deve più essere un atteggiamento di convenienza ma uno stile che ci contraddistingua come discepoli del Signore e figli devoti di Maria».

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