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Cosenza, precari della sanità protestano sul tetto dell'ospedale

Ospedale dell'Annunziata di Cosenza

Alcuni lavoratori precari dipendenti della cooperativa Coopservice che fornisce servizi esternalizzati di assistenza all’Azienda ospedaliera di Cosenza per i quali sono state avviate le procedure di licenziamento, sono saliti sul tetto dell’ospedale per richiamare l’attenzione sulla loro situazione.

Gli operatori socio sanitari hanno forzato la vigilanza e sono riusciti ad arrivare al tetto dell’edificio sul quale hanno appeso uno striscione con la scritta «è una vergogna». Dopo 25 anni di precariato, sono ottanta i lavoratori che sono stati ricevuti dal nuovo manager dell’Azienda Giuseppina Panizzoli.

Sul tavolo la convenzione tra la stessa Azienda e la cooperativa emiliana che è scaduta a luglio. Resteranno sul tetto dell’ospedale di Cosenza ad oltranza, fino a quando non avranno risposte.

Lo hanno riferito gli stessi lavoratori al termine dell'incontro che una loro delegazione ha avuto con Giuseppina Panizzoli. La manager si è detta disponibile a cercare una soluzione con il commissario al debito Saverio Cotticelli.

Secondo quanto si è appreso, i dipendenti della Coopservice nel 2008 hanno sostenuto un concorso per poter entrare nei ranghi del personale dipendente, procedura mai espletata definitivamente per il commissariamento. Secondo le nuove disposizioni del commissario Cotticelli i dipendenti vanno individuati dalle graduatorie pubbliche e l’unica graduatoria per Oss è pubblicata a Reggio Calabria.

E in questa lista non figurano gli ottanta operatori cosentini. «Dopo vent'anni di lavoro - spiegano i lavoratori - non possiamo rimanere in mezzo alla strada. Abbiamo famiglia e vogliamo risposte e soluzioni immediate».

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