Quattro persone, tutte dello stesso nucleo familiare, sono stati denunciati dai carabinieri di Scigliano: attraverso un astuto artificio, erano tutte riuscite ad ottenere il beneficio del reddito di cittadinanza. Ricevevano così 1.500 euro al mese dallo scorso maggio. I carabinieri si sono accorti dell’anomalia nel mese di agosto: nel corso dei controlli avevano notato come tutti i componenti della famiglia rientrassero tra i percettori del beneficio, circostanza questa che hanno ritenuto doveroso approfondire. Acquisita dall’Inps e dal Comune di Scigliano la documentazione relativa alla loro situazione, l’esito è stato sorprendente: la famiglia composta da S.M., 56enne, e P.F., 53enne e dai loro due figli S.U., 31enne, e S.A., 28enne, tutti conviventi nella stessa abitazione nel centro storico, figurava distinta in tre differenti nuclei familiari, uno composto dalla coppia di genitori e gli altri due singolarmente da ciascuno dei figli. Il “trucchetto” dagli stessi utilizzato era semplice ed ingegnoso: nelle pratiche di richiesta del reddito di cittadinanza i “furbetti” avevano autocertificato di risiedere nel medesimo indirizzo, proprio in Scigliano, ma riportato e scritto in 3 diversi modi, con altrettanti interni, al fine di eludere il controllo delle banche dati dell’Inps. Sono state sequestrate le tessere emesse nei confronti dei 3 nuclei familiari fittizi . I quattro dovranno rispondere di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e comunicazione non veritiera dello stato di famiglia. Inoltre dovranno restituire i quasi 9.000 euro frodati.