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Cosenza assediata dalla spazzatura, l'Ato prova a sbloccare l'impasse: oggi vertice in Prefettura

Cosenza affonda nella sua monnezza. Col servizio di raccolta bloccato, i rifiuti marciscono da giorni dentro discariche occasionali disseminate dal centro alla periferie. E così, ogni strada ha i suoi “monumenti” colorati, ogni marciapiede le sue pile di sacchetti lerci e puzzolenti. Oggi pomeriggio vertice in Prefettura.

Il fantasma della spazzatura aleggia dappertutto e diventa angoscia per i cosentini. Al resto pensa il vento che offre il suo contributo, trasportando quei miasmi che imprigionano la città che viaggia verso il Natale. Da domani scatta il blocco preannunciato da “Calabra Maceri” in molti comuni dell'Ato 1.

Cancelli chiusi nell'impianto di contrada Lecco fino a quando non sarà trovata una soluzione. Due le grane sollevate. La prima è squisitamente tecnica: la capienza nei siti per il conferimento si è ulteriormente ridotta. Le buche sono piene e non sembrano esserci alternative. Servono nuovi impianti. Presto, verrà indicata la sede che ospiterà l'Ecodistretto per la Calabria settentrionale.

Con Castrovillari e Morano ormai fuori gioco, la scelta sembrerebbe ricadere su Rende. Una indiscrezione che arriva direttamente dai movimenti che lunedì protesteranno. L'altra noia da risolvere è, invece, di carattere economico. Si tratta del reintegro della delega dei pagamenti da parte della Regione fino al prossimo 31 dicembre. Ma su questo aspetto, qualcosa si starebbe muovendo.

Pare, infatti, che i versamenti dei Comuni (attraverso l'Ato) a favore della Regione sulle previsioni sottoscritte abbiano superato la quota dell'80% dei circa 36 milioni di euro annuali, considerata come deadline per la garanzia di una gestione regolare del ciclo integrato. Lo avrebbe comunicato personalmente il dirigente tecnico dell'Ato 1, Francesco Azzato, a Catanzaro. Si tratta, naturalmente, di promesse, ma non ancora di esborso vero e proprio.

Adesso, tocca alla Regione che dopo il rituale delle verifiche dovrà anticipare, come al solito l'importo. Una procedura che cambierà da gennaio quando l'azienda si confronterà direttamente con i Comuni e a farne le spese saranno quelli morosi. E, a proposito di enti locali inadempienti nei pagamenti. In cima alla classifica dell'Ato 1 c'è proprio Palazzo dei Bruzi che ha un debito di 1.013.000 euro.

 

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