Sono 55 le persone di nazionalità iraniana e irachena sbarcate da un veliero sulla banchina del porto di Schiavonea a Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza. L'imbarcazione era stata intercettata ieri, nelle acque dello Ionio, da una motovedetta della Guardia costiera. A bordo intere famiglie con figli minorenni.
Nella darsena i migranti erano attesi dagli agenti della polizia del commissariato di Rossano e dai carabinieri. Gli agenti stanno procedendo all'identificazione. Presente anche personale della Croce rossa e della Guardia di finanza. Da circa un anno il porto è stato estraneo ai flussi migratori.
Negli anni precedenti tra il 2015 e il 2017 si sono susseguiti decine e decine e di sbarchi. Sulla darsena sono approdati centinaia di minori non accompagnati dei quali poi s'è persa ogni traccia. Circostanza quest'ultima sulla quale è stata aperta un'indagine.
Due uomini e una donna, tutti di nazionalità ucraina, sono stati fermati a perché sospettati di essere gli scafisti del veliero. I tre presunti scafisti sono stati sorpresi dai militari al timone dell’imbarcazione, un monoalbero di una quindicina di metri, battente bandiera olandese.
Le condizioni del mare hanno reso complesso l’intervento dei mezzi navali della Guardia di finanza anche perché la barca a vela ha avuto un’avaria al motore che ha obbligato i finanzieri ad organizzare una difficile operazione di rimorchio verso l’approdo più vicino.
Dalle prime informazioni raccolte, i migranti sarebbero stati imbarcati a Zante, in Grecia, dove erano stati precedentemente radunati dai trafficanti dopo un tragitto condotto prevalentemente via terra, mentre i sospetti scafisti sarebbero invece giunti separatamente dalla Turchia.
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