Clan degli Zingari di Cosenza, in cella per droga il "neomelodico": accusato dal fratello pentito
La “voce” del clan. Franco Abbruzzese, 46 anni, è un cantante neomelodico di discreto successo: il suo nome d’arte è Franco Brezza e su yuotube i brani che canta in napoletano raccolgono sempre migliaia di visualizzazioni. Uno dei suoi ultimi compact disc s’intitola “ Ma che te miso ‘ncapo” che in gergale tipicamente cosentino significa “Ma che ti sei messo in testa”. Brezza-Abbruzzese - ricostruisce la Gazzetta del Sud in edicola - pur essendo appassionato di canto e musica con risultati interpretativi di non memorabile fattura, è stato arrestato per ordine del procuratore Nicola Gratteri, perché ritenuto appartenente ai gruppi mafiosi dominanti nel capoluogo bruzio. Con i suoi fratelli Abbruzzese rappresenterebbe – secondo i magistrati – l’ala delle cosche “confederate” riconducibile alla criminalità nomade. A tirarlo in ballo è proprio uno dei suoi sette fratelli, Celestino, detto “Micetto”, diventato collaboratore di giustizia dopo aver incassato una condanna definitiva a 13 anni e 4 mesi di reclusione per traffico di droga. Il germano pentito l’accusa di aver venduto stupefacente mentre risiedeva in casa della madre dove la “roba” veniva nascosta all’interno degli spazi riservati ai contatori ed al quadro elettrico e in un vano segreto.