Una stufa a gas accesa per riscaldarsi in una gelida serata di inverno si è trasformata in una trappola mortale per un anziano trovato cadavere ieri mattina nella sua casa di contrada Fossa, una frazione marina di Corigliano Rossano, sul versante rossanese. Ancora una volta la ricerca di un po di calore per contrastare le temperature rigide che in poche ore hanno stretto il territorio in una morsa di ghiaccio si è rivelata fatale per una vita umana.
Da una prima ricostruzione sembra che l’uomo, Giuseppe Curia 85 anni, avesse tentato la sera prima di accendere la stufa a gas che utilizzava per riscaldare la sua abitazione, ma la bombola che la alimentava è scoppiata. La fiammata lo ha investito in pieno facendogli perdere conoscenza e provocando un incendio all’interno del locale adibito a cucina. Pare che le fiamme abbiano interessato alcuni mobili e suppellettili varie che hanno bruciato lentamente per diverse ore.
E sarebbe stato proprio il denso fumo del rogo inalato a provocare il decesso dell’anziano che viveva in quella casa da solo. L’abitazione ubicata in un piccolo stabile con soli due piani e due unità abitative era in pratica “sigillata”, con porte e finestre chiuse e il fumo sprigionato dall’incendio nel piccolo appartamento ha invaso tutti i locali rendendoli saturi e privi d’aria non avendo avuto modo di fuoriuscire. Una combinazione micidiale per il pover uomo che nel suo stato di incoscienza ha continuato a respirare fumo finendo per morire per asfissia.
Inoltre anche il rogo è rimasto “tappato” all’interno della casa ed è stato proprio l’odore acre di bruciato che il mattino dopo si sentiva fin da fuori la casa ad attirare l’attenzione dei vicini di casa. Insospettiti e preoccupati per la puzza di fumo che si sentiva uscire da dietro quelle finestre chiuse, hanno provato più volte, ma invano, a bussare al campanello dell’anziano per farsi aprire e capire cosa fosse successo. Non ricevendo risposta hanno subito attivato la macchina dei soccorsi. Sul posto è giunta una ambulanza del 118, gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Corigliano Rossano unitamente ai colleghi del reparto della scientifica, nonché una squadra dei vigili del fuoco del locale distaccamento.
Gli uomini del 115 oltre a controllare che l’incendio fosse definitivamente spento, hanno proceduto con un controllo dello stabile per verificare se le fiamme avessero in qualche modo causato danni alla struttura dell’immobile. Nell’appartamento, invece, i rilievi sono stati effettuati dagli agenti della polizia scientifica. Dopo l’arrivo del via libera da parte del pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari il corpo senza vita dell’uomo, è stato trasferito nell’obitorio dell’ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano in attesa di sapere se verrà effettuata o meno l’autopsia prima di restituire la salma dei familiari, alcuni dei quali stanno arrivando in queste ore in Calabria, per lo svolgimento delle esequie.
Dispiacere e tristezza ieri, alla notizia del decesso dell’anziano, hanno avvolto le famiglie di contrada Fossa, località del litorale presa letteralmente d’assalto in estate, ma che conta una piccola comunità di residenti che negli anni si è anche rinfoltita grazie a famiglie e pensionati anche non calabresi che hanno scelto di trascorrere anche l’inverno in questo piccolo borgo di pescatori e amanti del mare.
Giuseppe Curia amava vivere lì, non ne voleva sapere di andare via. Era conosciuto da tutti nella frazione e soleva trascorrere le sue giornate proprio dinanzi all’uscio di casa che si affaccia proprio sulla stretta strada principale che attraversa l’intera contrada. Ieri quelle finestre chiuse e quell’odore di fumo avevano da subito fatto presagire il peggio, poi confermato dalla triste scoperta.
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