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Scomparso da Cosenza trovato morto, travolto e ucciso da un pirata della strada

Dino Mazzei

Morto per caso, in una fredda sera di febbraio: Dino Mazzei, 58 anni, stava tornando a casa a piedi, quando un'auto l'ha travolto, lungo la bretella stradale che collega l'area commerciale di Zumpano al centro storico di Cosenza, scaravantandolo al di là del guard-rail.

Lavoratore in mobilità, nessun problema con la giustizia, aveva trascorso parte della giornata nei centri vendita posti a un passo dalla periferia del capoluogo bruzio. Arrivata la sera ha deciso di tornare in città, percorrendo la strada che attraversando il quartiere di Gergeri risale fino all'area vecchia di Cosenza. Si tratta di una via di collegamento male illuminata ed è pertanto molto probabile che Mazzei sia stato investito da una vettura che procedeva nello stesso senso di marcia. Il conducente non s'è accorto della sua presenza e l'ha investito. L'impatto è stato tanto forte che l'uomo è stato sbalzato ben oltre il ciglio della corsia. Il cadavere è stato ritrovato dai poliziotti della squadra mobile, diretti dal vicequestore Fabio Catalano, nella tarda mattinata di ieri.

I familiari ne avevano denunciato la scomparsa sabato mattina, allarmati dal fatto che il congiunto non fosse rientrato a dormire e che il suo telefono cellulare risultasse “irraggiungibile”. A pochi metri dal luogo in cui è stato rinvenuto il corpo, gli investigatori hanno pure repertato, sul manto stradale, tracce evidenti di un faro di autovettura rotto. È dunque verosimile che Dino Mazzei sia rimasto vittima di un “pirata” della strada che dopo l'incidente si è dato alla fuga. Il medico legale intervenuto per compiere l'esame esterno del cadavere non avrebbe rilevato presenza di ferite da arma da taglio o da fuoco, ma ben evidenti traumi cagionati presumibilmente da un sinistro.

I poliziotti, guidati dal commissario capo Giuseppe Massaro, hanno individuato e interrogato alcuni testimoni. Si tratta di persone che hanno visto Dino Mazzei muoversi con assoluta tranquillità all'interno di uno dei negozi posti nell'area commerciale di Zumpano. L'ultimo a notarlo, intorno alle 18,30 di venerdì è stato un uomo che lo conosceva da tempo.

La direzione delle indagini è stata assunta  dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dal pm Mariangela Farro che hanno disposto l'esecuzione dell'autopsia. L'incarico per compiere l'esame necroscopico è stato conferito dai magistrati inquirenti con l'obiettivo di fugare ogni dubbio sulle cause del decesso.

La Polizia, nel frattempo, ha acquisito tutte le immagini girate nella zona dalle telecamere a circuito chiuso. La visione dei filmati potrebbe rivelarsi utile al fine di giungere alla identificazione dell'eventuale investitore o per ricostruire sempre possibili dinamiche alternative a quelle fino al momento prospettate. Gli inquirenti, pur mantenendo cautela nella valutazione degli accadimenti, tenderebbero ad escludere la pista di un delitto maturato o deciso in ambienti criminali. La pista tenuta in maggiore considerazione è quella dell'omicidio stradale. Dino Mazzei, risiedeva nella città vecchia, conduceva una vita semplice, non frequentava ambienti a rischio e svolgeva lavori saltuari dopo essere finito per un periodo in mobilità.

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