Omicidio premeditato. Salvatore Presta, 36 anni, l'otto aprile dello scorso anno uccise lo zio con cinque colpi di pistola. Usò una calibro nove per ventuno per chiudere i conti con il congiunto, Angelo Presta, 55 anni, con il quale aveva concordato un appuntamento.
Tra zio e nipote i rapporti erano tesi per via della gestione della ditta “Presta Legnami”: i due avevano modi diversi di vedere le cose e le incomprensioni avevano finito con il compromettere la iniziale capacità di dialogo.
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