Sessanta medici di famiglia a Cosenza sono stati posti in quarantena dopo aver avuto contatti, negli ultimi giorni, con un informatore farmaceutico risultato positivo al nuovo coronavirus. Lo afferma Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei Medici di Medicina Generale (Fimmg). La situazione, rileva, "è preoccupante. A seguito della quarantena per questi 60 colleghi, infatti, circa 70mila cittadini calabresi da oggi si ritroveranno sprovvisti del medico di base cui fare riferimento".
In autoisolamento anche il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto: «Considerato che anch’io per ragioni istituzionali e di lavoro nel mese scorso e nelle settimane precedenti all’emanazione dei DPCM nazionali e dell’attuale ordinanza regionale della governatrice, ho viaggiato su treni e incontrato tante persone, ho deciso - pur non avendo alcuna sintomatologia - per prudenza e nel rispetto della comunità che amministro, di mettermi intanto in auto isolamento almeno per questa settimana».
«Continuerò a lavorare allo stesso modo e ad assistere la comunità da casa - scrive Occhiuto - con le modalità operative che oggi abbiamo a disposizione. Chi ha un’attività d’impresa potrebbe approfittare, se possibile, per anticipare un pò di ferie (forzate). Chi è tornato da fuori - sottolinea il sindaco - rimanga a casa per senso di responsabilità nei confronti dei nonni. Evitiamo feste, riunioni, incontri collettivi, assembramenti di ogni tipo. Rinviamo tutti gli appuntamenti non strettamente necessari. Restiamo a distanza di sicurezza soprattutto rispetto alle persone anziane». «Dobbiamo fare in modo di evitare un incremento esponenziale dei contagi perchè il rischio - dice Mario Occhiuto - è quello di mandare in blocco i nostri ospedali non assicurando poi un’assistenza sanitaria adeguata per tutti gli ammalati».
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