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Anche nel Cosentino una casa di riposo diventata focolaio del Coronavirus

La “zona rossa”. Una definizione che evoca scenari di guerra mediorientali, capitali assediate, soldatischierati dietro sacchi di sabbia e reticolati di filo spinato. E in effetti quella scatenata in Calabria contro il Covid-19, è una guerra non convenzionale.

In Calabria - si legge sulla Gazzetta del Sud in Edicola - sono complessivamente sette di cui quattro posti nell’area settentrionale della regione. Bocchigliero, aggrappato alle pendici della Sila Greca, è l’ultimo municipio “chiuso” con ordinanza dalla presidente Jole Santelli.

La ragione? Il focolaio da coronavirus sviluppatosi all’interno della casa di riposo per anziani “Santa Maria”. Nove i “positivi” al tampone test: cinque dipendenti della struttura privata e quattro pensionati, di cui uno ricoverato nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Cosenza. Al numero di contagiati destinato a salire, si aggiungono due anziani deceduti all'interno del plesso sabato scorso e un altro pensionato ospite della struttura morto il lunedì successivo però in una clinica di Belvedere, a causa di problemi cardiaci.

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