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Acri, superficialità nella Fase 2: il sindaco richiude i locali

È arrivata nella serata di venerdì una nuova e certamente inaspettata ordinanza per molti cittadini di Acri. A seguito di una serie di controlli da parte della polizia municipale sono state riscontrate determinate irregolarità da parte di alcune attività commerciali. Nello specifico, i controlli delle forze dell'ordine hanno permesso di constatare che dopo la riapertura, alcuni bar, non hanno rispettato le norme previste per i pubblici esercizi. Pertanto, alla luce di queste rilevazioni, il primo cittadino Pino Capalbo, ritenuto preminente il diritto alla salute, ha disposto l'immediata chiusura dei bar fino al prossimo 17 maggio, in attesa del nuovo Dpcm.

Un provvedimento che certamente lascia molta amarezza considerato il modo esemplare con cui la comunità aveva affrontato la fase uno della emergenza Covid-19. Proprio ai bar, pub e ristoranti che offrono il servizio da asporto, nei giorni scorsi sempre il primo cittadino aveva rammentato che non era consentito consumare nei pressi dei suddetti esercizi commerciali. Evidentemente qualcuno ha sottovalutato le ordinanze con la conseguenza che da ieri tutti, anche quelli più virtuosi e rispettosi delle regole, si sono ritrovati con le saracinesche abbassate.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza

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