Hanno trascorso la notte sospesi a circa 100 metri da terra i due lavoratori che l'altro ieri sono saliti in cima alle due ciminiere dell'impianto turbogas della centrale Enel dismessa ed in via di smantellamento ubicata nel territorio comunale nell'area urbana di Rossano.
I due lavoratori, Davide Agrippino, 40 anni, e Carmine Pontelli 45, entrambi lavoratori presso una ditta che opera all'interno dell'impianto elettrico di contrada Cutura, hanno posto in essere la loro azione di protesta non essendo stati chiamati al lavoro dopo l'interruzione dovuta proprio alle disposizioni per la pandemia.
Continuano nel loro proposito di non scendere dalle ciminiere fino a quando non faranno loro sottoscrivere un nuovo contratto di lavoro. A nulla sono serviti gli appelli dei responsabili sindacali della Cgil, Giuseppe Guido e Andrea Ferrone, ad interrompere la loro azione per indurre Enel a discutere della loro situazione.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Cosenza della Gazzetta del Sud.
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