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Procura di Paola, l'86% delle sentenze penali si concludono con una condanna

Procura di Paola alias Speedy Gonzales. Mentre tutto procede a rilento - anche la ripresa della giustizia - ci sono alcuni report recentissimi che riguardano la Procura di Paola - guidata dal procuratore capo Pierpaolo Bruni - che smentiscono categoricamente il trend della giustizia lumaca. Si tratta di numeri in linea anche con dati già emersi nel novembre del 2019 e che riguardavano il numero di «fascicoli esauriti».

Adesso però questi numeri - aggiornati e relativi a questi mesi - parlano di dati che rappresentano quasi un primato a livello nazionale. La «durata media totale dei tempi di definizione dei fascicoli noti» è di soli 140 giorni. Ma non è solo questo l’elemento più importante che emerge dal Report. Infatti, osservando con attenzione la tabella dei procedimenti andati a sentenza le cifre sono ancora più emblematiche. Il numero di sentenze penali che in sede di udienza Gip si concludono con una condanna è rappresentato da un pieno 86%. Il 78 per cento dei dibattimenti penali arriva a condanna. In un solo anno, dal 3 giugno 2019 al 3 giugno 2020, sono stati definiti 2.449 procedimenti noti, 3.239 ignoti, 1.994 cosiddetti «fatti non costituenti reato» e 346 di competenza del Giudice di pace. Si tratta di numeri che vanno letti nel più ampio contesto di applicazione di innovativi moduli lavorativi che coinvolge una specializzata squadra di pm e di polizia giudiziaria.

Da un pò di tempo, infatti, nella Procura tirrenica i magistrati sono organizzati in gruppi specializzati in specifici reati che lavorano in modo sinergico secondo trend anche organizzativi innovativi e in sintonia con le innovazioni tecnologiche introdotte nel mondo del lavoro. I procedimenti noti definiti in fase di indagine costituiscono il 70% del carico e gli ignoti rappresentano l’83%. Il 67% riguarda invece il giudice di pace.

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