Potrebbe uscire molto ridimensionata dall'udienza preliminare l'inchiesta “Passpartout” che ha coinvolto esponenti di primo piano della politica calabrese.
Durante il suo intervento in aula il sostituto procuratore Graziella Viscomi ha chiesto il non luogo a procedere per tutti gli indagati accusati di associazione a delinquere e per molti dei reati fine contestati. Il pm ha invece ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per Mario Oliverio, ex presidente della Regione Calabria; Nicola Adamo, ex consigliere regionale; Giuseppe Lo Feudo, direttore generale delle Ferrovie della Calabria; l'imprenditore Pietro Ventura, l'imprenditore Rocco Borgia; Santo Marazzita, direttore dell'esercizio ferroviario di Ferrovie della Calabria; l'imprenditore Giulio Marchi; l'imprenditore Armando Latini; Giovanni Forciniti; Fortunato Varone.
Ha invece chiesto il non luogo a procedere per tutte le ipotesi di reato che riguardano il commissario della Sorical Luigi Incarnato, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, del consigliere regionale Luca Morrone, di Luigi Giuseppe Zinno, Antonio Capristo, Giuseppe Trifirò.
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