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"Strage di via Popilia" a Cosenza, dopo 20 anni arrivano 3 ergastoli

Ergastolo. La Corte di Assise di Cosenza (presidente Paola Lucente) ha condannato al carcere a vita Antonio e Fiore Abbruzzese e Celestino Bevilacqua ritenendoli responsabili della cosiddetta "strage di via Popilia" compiuta a Cosenza nel novembre di venti anni fa.

La Corte ha condannato per lo stesso fatto di sangue Luigi Berlingueri a 30 anni di reclusione e Saverio Madio a 28 ritenendoli correi nella consumazione dell'agguato.

Un commando armato di kalashnikov, pistole e fucili uccise nell'autunno del 2000 Benito Aldo Chiodo e Francesco Tucci, ferendo un uomo che si trovava in loro compagnia: Mario Trinni. A capo del gruppo di fuoco c'era l'ex capo della criminalità nomade cosentina, Franco Bevilacqua che, successivamente arrestato, ha svelato tutti i retroscena della strage e i nomi dei complici facendo ritrovare l'auto - una Lancia Thema- e parte delle munizioni utilizzate per compiere il duplice omicidio.

Alle confessioni di Bevilacqua sono seguite quelle di Franco Bruzzese, altro pezzo da 90 del clan degli zingari. La condanna degli imputati, accordata oggi pomeriggio dall'Assise, è stata sollecitata dal pm antimafia Vito Valerio della Dda di Catanzaro in accordo con il procuratore Nicola Gratteri.

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