Medici che si dimettono o che vanno in malattia e ferie, stanchi di turni insopportabili. Reparti sguarniti. Situazione sempre più complessa all'ospedale all'Annunziata. In modo particolare al tallone d'Achille, ossia il Pronto soccorso. Il sindacato Sul della Calabria è sceso in campo e a seguito della proclamazione dello stato di agitazione del personale dell'Uoc di Medicina e Chirurgia di accettazione ed emergenza del Pronto soccorso dell'Azienda ospedaliera (Annunziata, Mariano Santo e S. Barbara) ha ottenuto una convocazione in Prefettura. Ieri l'incontro in cui sono state esposte le gravi problematiche dovute alla carenza di personale medico che il Pronto soccorso affronta giornalmente.
«L'impiego di appena 10 medici sui 19 che invece sarebbero necessari», denuncia il segretario generale del Siul Calabria, Aldo Libri, «e il conseguente eccessivo carico di lavoro che ne deriva non consentono un perfetto funzionamento del servizio. Si potrebbe affermare “Eppur si muove” ma in realtà ad un occhio ben attento risulterebbe chiaro l'immobilismo ed è per questo che abbiamo chiuso negativamente il tentativo di conciliazione in Prefettura, prorogando lo stato di agitazione del personale.
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