Riunione di famiglia finisce a coltellate. Umori alterati, forse, per qualche bicchiere di troppo. Piccoli asti mai sopiti e ci scappa l'accoltellamento. L'episodio che poteva trasformarsi in tragedia, si è consumato in una viuzza del borgo marinaro di Schiavonea. Una serata movimentata con protagonisti stranieri di nazionalità romena, ma da tempo stabilitisi a Schiavonea. Una cena tra parenti finita con un'accusa di lesioni aggravate. Sembrava essere una serata come tante, conviviale in famiglia. Ma nel corso della riunione, gli animi si sarebbero scaldati più del dovuto generando un alterco per futili motivi tra due dei commensali, probabilmente suocero e nuora. Forse una parola, uno spintone, rancori che inasprivano i rapporti da tempo e poi, ad un certo punto, spunta anche un coltello, forse quello usato per tagliare il pane e ancora posato sulla tavola, che la donna non esita ad usare a danno del suocero.
Un fendente che l'aggressore, una donna classe 1985, ha sferrato con rabbia colpendo l'uomo ad un braccio e procurandogli una ferita per fortuna non grave, ma comunque necessaria di intervento sanitario. L'uomo è stato portato presso il pronto soccorso di Rossano, medicato e dopo qualche ora dimesso. Nel contempo, presso il luogo dell'aggressione, allertati, si sono portati i carabinieri della Compagnia di Corigliano, diretta dal capitano Cesare Calascibetta, che hanno provveduto a sequestrare il coltello ancora insanguinato e denunciato la donna per lesioni aggravate.
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