Il desiderio di sentirsi padroni del territorio. Ci sarebbe un presunto atto di spavalderia dietro l'accanimento del “branco” nei confronti di un disabile di Castrovillari. Nuovi ed ulteriori elementi potrebbero emergere dall'interrogatorio di garanzia che i tre maggiorenni del gruppo sosterranno domani mattina in carcere, davanti al gip Carmen Ciarcia.
La gang di giovanissimi (tre poco più che maggiorenni e due minorenni) è finita nei guai per aver “giocato” con quell'uomo afflitto da problemi psichici. Un “invisibile” costretto ad una vita di assoluto disagio, senza acqua e corrente elettrica, con la porta sempre aperta e, dal 2 agosto scorso, senza neppure un tetto dopo il raid degli indagati.
L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione Calabria.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia