«Io non ho parole, non ho lacrime, nel 2020 non si può morire così. Abbiamo voluto tanto che questo bimbo venisse al mondo e ho fatto tutto il possibile. L'ospedale dista circa 80 chilometri da qua. Mi hanno fatto fare avanti e indietro per portarla in ospedale». Non riesce a trattenere le lacrime e tutto il suo dolore perché Marco piange due morti assurde: quella della sua compagna e quella del suo bambino, quel figlio tanto desiderato e che non potrà mai conoscere. Marco, 42 anni di Longobardi, ai microfoni di Tgcom24 esprime tutto il suo dolore, dignitoso ma immenso. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Cosenza