Tensione e nervosismo. Amantea vive ore difficili e l’arrivo dei reparti dell’esercito chiamati a presidiare il Cas conferma la gravità della situazione. I militari - riporta la Gazzetta del Sud in edicola - sono chiamati a vigilare sul centro di accoglienza per impedire che qualcuno tra i 25 migranti risultati positivi al Covid-19 possa allontanarsi arbitrariamente allargando il pericolo del contagio in altre aree della cittadina tirrenica del Cosentino.
Cresce la preoccupazione anche a Rende, dove nel Cas di contrada Santo Stefano sono stati rilevati 16 casi (15 migranti e un operatore locale) di positività al Covid.
Rimane alta l’attenzione anche sul focolaio d’infezione sviluppatosi a Messignadi, frazione di Oppido Mamertina, dove oltre ai 14 positivi inizialmente riscontrati se ne aggiungono adesso altri due. Due casi si registrano, al contrario, a Varapodio, comune poco distante: si tratta di persone poste in isolamento domiciliare ed i cui contatti sono già stati tracciati.
Complessivamente, ieri, i dipartimenti delle Asp calabresi hanno individuato altri 13 positivi nel territorio regionale. Ecco il quadro, provincia per provincia: Catanzaro 8 pazienti in reparto e 8 contagiati in isolamento domiciliare; Cosenza 8 in reparto; 1 in rianimazione; 46 in isolamento domiciliare; Reggio Calabria 3 in reparto; 80 in isolamento domiciliare; Crotone 1 in reparto; 12 in isolamento domiciliare; Vibo Valentia 6 in isolamento domiciliare.
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