Una fede venduta in un Compro Oro e poi la comparazione con le tracce biologiche. Per i Ris di Messina non ci sono dubbi: quella fede apparteneva ad Aneliya Dimova, la 55enne bulgara che lo scorso 30 agosto è stata trovata con il cranio fracassato nella sua casa di Belvedere Marittimo. Ed è stato lo stesso Andrea Giuseppe Renda - il 32enne fermato nella notte tra giovedì e venerdì perché accusato di essere il presunto assassino - ad averla venduta in quel negozio. In questo caso sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza del negozio a inquadrarlo e a dimostrare - nei giorni successivi - che quella immagine corrisponde al giovane disoccupato sono le ricostruzioni dattiloscopiche: dalla comparazione delle foto è Giuseppe Renda. L'articolo completo nell'edizione odierna della Calabria della Gazzetta del Sud.