Una battuta di caccia che si trasforma in dramma. Questo, quanto accaduto questa mattina nella fitta boscaglia che porta verso l’Ampollino in direzione Trepidò, quando Antonio Lopetrone, 60enne di San Giovanni in Fiore, meglio conosciuto come “Tonino ‘e Parmella” è stato ferito da un colpo di fucile partito accidentalmente da un suo amico con il quale di buon mattino s’erano recati nella parte alta della montagna che sovrasta il lago per cacciare un po’ di selvaggina.
Subito, però, la situazione è apparsa alquanto drammatica, e non sono valsi a nulla gli interventi dei sanitari del Suem 118 del locale presidio ospedaliero che per un ultimo quanto disperato tentativo avevano pure allertato l’elisoccorso della Centrale Operativa 118, al cui arrivo anche i sanitari non hanno potuto che costatarne il decesso. Sul posto anche i carabinieri della locale Stazione, coordinati dal luogotenente Francesco Tamburello, i quali sotto le direttive del Comando compagnia di Cosenza hanno già avviato alcune indagini per venire a capo dell’esatta dinamica dell’involontario quanto fatale incidente.
Quella dei “Parmella” nella cittadina silana è una famiglia molto conosciuta e stimata e il loro nome è legato soprattutto alla lavorazione e confezione del pane e dei dolci tipici. Tonino nel settore del forno tipico e tradizionale, quasi stabilmente coadiuvava i congiunti e ora che era pressoché vicino alla pensione amava svagare nelle campagne andando a caccia. Oggi, però, il destino è stato spietato: quando il suo compagno di battuta –stando almeno ad alcune frammentarie indiscrezioni - forse convinto che dietro la sterpaglia si muovesse un cinghiale ha sparato, o forse è partito un colpo accidentalmente, poiché i due si trovavano in un pendio impervio, e s’è consumata la tragedia. Per la quale la cittadina è attonita e vige pure il massimo riserbo da parte degli inquirenti.
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