Le ambulanze sfrecciano con le sirene accese e quel lamento, ogni volta, è come un pugno nello stomaco. Sono dirette tutte lì, all'“Annunziata” che da giorni mostra segni di sofferenza con reparti pieni e pronto soccorso sotto assedio.
La sanità cosentina si è arresa alla dittatura del virus. Da due giorni il reparto di emergenza-urgenza del presidio provinciale anti-covid è la linea di confine tra la vita e la morte. Dentro quelle stanze, ieri sera c'erano 30 pazienti positivi con sintomatologia più o meno grave e altri dieci con patologie non covid. Tutti in coda per un posto in corsia.
L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Cosenza.
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