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Arriva l'esercito a Cosenza, comincia la guerra al Coronavirus

La terra del virus resta confinata nel pronto soccorso dove la vita è aggrappata a fili insignificanti. Lì, tra quelle stanze, continuano ad arrivare pazienti che portano dentro il mostro che uccide. Nelle ultime ore, ne sono morti altri tre, un 71enne di San Sosti (che proveniva dalla Rsa San Giuseppe) e una 96enne di Morano. Il terzo, un 91enne, è spirato nel reparto di Geriatria.

«Serve l'esercito», tuona da giorni Mario Occhiuto che, con la Regione, è riuscito a portare un ospedale da campo per rafforzare quel cordone sanitario che sembrava in procinto di crollare. Ieri ha ufficializzato la chiusura delle scuole da lunedì fino al 21 novembre.

E stamattina guiderà un sopralluogo insieme a un alto ufficiale dei ruoli sanitari e al presidente provinciale dei medici, Eugenio Corcioni. Poi, deciderà. È il tentativo estremo di un sindaco che prova a tutelare il sacrosanto diritto alle cure della sua comunità minacciata seriamente dall'avanzata del covid.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Cosenza della Gazzetta del Sud.

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