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Scala Coeli, carcasse d’auto sul territorio, due denunciati

L'accusa è di smaltimento illecito di rifiuti. Posti sotto sequestro cinque siti a ridosso del centro urbano

Il sequestro dei carabinieri a Scala Coeli

Una vasta attività di monitoraggio e bonifica del territorio è stata effettuata dai militari della Stazione carabinieri forestale di Rossano nel comune di Scala Coeli inerente la gestione e tranciabilità dei rifiuti prodotti da officina meccanica sparsi lungo il territorio comunale e alla loro bonifica. In particolare tale attività, condotta dai militari di Rossano collaborati dalla Stazione Carabinieri Forestale di Acri e la Stazione Carabinieri di Scala Coeli, ha portato al sequestro di cinque siti per una superficie complessiva di circa 3000 metri quadri adibiti a accumulo e abbandono di autovetture fuori uso, oltre 200, e pezzi di ricambio.


Il sequestro dei carabinieri a Scala Coeli

Il primo sequestro è avvenuto in località “Orto Ranieri” dove i militari hanno rinvenuto in un terreno posto nel centro urbano funzionale a una officina, non autorizzata alla bonifica e demolizione, rifiuti speciali pericolosi e non provenienti dal trattamento illecito di veicoli fuori uso. Si è pertanto posta sotto sequestro l’area e denunciato il proprietario dell’officina. Altro controllo è stato effettuato lungo la via Nazionale di Scala Coeli, dove all'interno di quattro siti sono stati rinvenuti rifiuti di vario tipo provenienti da demolizione di autovetture e numerose carcasse di auto. Questi quattro terreni dove sono stati rinvenuti i rifiuti sono stati occupati illecitamente da un uomo del luogo già noto alle Forze dell’Ordine e sono risultati essere di proprietà del demanio pubblico dello Stato e dell’Istituto Diocesano di Sostentamento del Clero della Diocesi di Rossano – Cariati. L’uomo non risulta essere autorizzato per il trattamento, la bonifica, la demolizione e la gestione dei rifiuti in questione, ne tanto meno risulta essere in possesso di documentazione riguardo la tranciabilità dei veicoli e parti di essi.

L’attività prosegue in queste ore al fine di verificare la proprietà dei numerosi veicoli fuori uso rinvenuti sui siti ed identificare eventuali altri responsabili di tale attività. I due uomini dovranno rispondere di gestione illecita di rifiuti speciali e nel caso dei veicoli rinvenuti lungo la via Nazionale di occupazione abusiva di terreno demaniale e di proprietà della Diocesi di Rossano-Cariati.

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