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Rende, le scuole chiuse dividono la città

Battaglia tra famiglie dopo la decisione di prorogare la didattica a distanza

Giubbotti e mascherina obbligatori per gli alunni che effettuano la didattica in presenza

Si dibatte da più giorni sull'opportunità o meno di garantire la didattica in presenza: la scuola deve riaprire oppure no? Questa domanda da settimane divide tutti su più fronti. «Di certo è una decisione che non può essere di natura propagandistica», dicono oggi quelli del Laboratorio civico che difendono le scelte del sindaco Manna. Il primo cittadino, dopo una lunghissima riunione con Asp e task force comunale, ha deciso di fare un passo indietro rispetto ad una prima ordinanza e chiudere i plessi scolastici fino al nuovo anno. «Gli assembramenti connessi all’indotto scolastico o la riduzione del sovraffollamento delle classi, così come l’adozione e installazione di sistemi di aspirazione forzata dell’aria delle classi dove si staziona in pieno inverno per più di 5 ore al giorno e per 6 giorni a settimana, sono questioni che restano ancora aperte», scrivono, in una nota, dal Laboratorio.

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