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Benvenuta Clarissa! La prima nata di Cosenza è venuta al mondo un minuto dopo mezzanotte

Clarissa è probabilmente la prima nata in Italia. Alle 5,25 è toccato nel medesimo reparto a Adele Laise che ha stupito per la sua bellezza i genitori Simone e Giovanna di Cetraro. Fiocco azzurro a Corigliano Rossano: il primo nuovo nato si chiama Raffaele

La prima nata in provincia di Cosenza si chiama Clarissa Anna Miceli: è venuta al mondo un minuto dopo la mezzanotte per la gioia del papà Francesco e della mamma Emanuela di Patern Calabro. È nata negli Ospedali Riuniti IGreco nella struttura del Sacro Cuore. Clarissa è probabilmente la prima nata in Italia. Alle 5,25 è toccato nel medesimo reparto a Adele Laise che ha stupito per la sua bellezza i genitori Simone e Giovanna di Cetraro. A seguire le fasi dei parti il neonatologo Matteo Costa e il ginecologo Achille Morcavallo.

Fiocco azzurro a Corigliano Rossano

È un maschietto il primo nato del punto nascite dell’ospedale Guido Compagna di Corigliano, che ha visto la luce alle 8.50. Pesa 3.600 grammi, si chiama Raffaele e gode di ottima salute. Arrivato ad allietare la vita dei suoi giovanissimi genitori Rita Curia e Antonio Novellis, genitori per la prima volta, è ora il più giovane cittadino di Corigliano Rossano. I coniugi Novellis sono infatti residenti nell’area bizantina del comune unico. All’arrivo del piccolo Raffaele hanno brindato anche tutta l’equipe medica del reparto di ostetricia e ginecologia, grazie alla cui professionalità il piccolo Raffaele è potuto venire al mondo. Le ostetriche Pompea Celi e la collega Assunta Cozza, coadiuvate dalle infermiere Rossella Mizzi, Daniela Delia, Antonietta Bauleo e l’operatrice sanitaria Francesca Miracco. Tutte coordinate dall’ equipe sanitaria rappresentata dal primario dell’Uoc di ginecologia Gaetano Gigli e dal pediatra Orlando Filardo. Un parto tranquillo che regala a tutta la città la gioia di rinnovamento e speranza per l’anno che è appena iniziato. La speranza, anche, che proprio nei confronti del Compagna piuttosto che del Giannettasio di Rossano, che insieme costituiscono lo spoke cittadino, questo nuovo anno possa, finalmente portare la giustizia riorganizzazione per un potenziamento delle professionali che vadano ad affiancare quelle già in essere, per dare ai cittadini una qualità più elevata di assistenza sanitaria. Ma “buoni propositi” a parte con l’anno che si è appena concluso non si può non fare un bilancio di quanto abbia contribuito a depauperare un già precario sistema sanitario. Proprio al Compagna, presso il quale è allocato l’unico punto nascite della fascia jonica cosentina, a causa del pandemia, hanno chiuso alcuni reparti. Su tutti l’unità di chirurgia, che nel marzo scorso, durante la prima ondata del Covid, si è vista portare via gli infermieri e sospendere, quindi, i ricoveri. Dopo quasi un anno la situazione resta immutata e il reparto continua ad essere orfana del personale infermieristico utile a poter riprendere la sua attività. Langue, pure, il reparto di pediatria, che un giorno si e l’altro pure, rischia di soccombere. Non va meglio al pronto soccorso. In tutto il nosocomio medici e infermieri sono sottodimensionati e garantire le turnazioni richiede abilità da funamboli. Tra pochi giorni rischia la chiusura anche il reparto di Psichiatria.

La foto del primo nato a Corigliano Rossano

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