Dopo le festività di Natale, i tamponi molecolari si sono fermati anche per onorare il Capodanno. Lo rivelano i numeri di un contagio evidentemente sottostimato che vengono esibiti subito dopo le vacanze (coincidenza o abitudine?). Lunedì 28 dicembre, il report quotidiano segnalava appena 13 nuovi casi che lasciavano intravedere conclusioni di ben altro tenore rispetto a quelle a cui sono giunti gli esperti dell’Istituto superiore della Sanità proprio in riferimento ai dati ricevuti dalla Calabria nella settimana tra il 21 e il 27 dicembre pagati con un indice Rt nuovamente da zona rossa. E, anche ieri, l’indagine epidemiologica ha fornito cifre apparentemente rassicuranti con appena 18 nuovi casi. Pochini se si considera che nei vari comuni molti sindaci si sono messi in proprio con massicci screening a base di tamponi antigenici continuano a scovare brigate di positivi tra la popolazione residente e gli emigrati (per studio o per lavoro) di ritorno. La sottostima della positività rischia la proroga delle misure di mitigazione del rischio ben oltre il 6 gennaio.
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