«Bisogna assolutamente evitare» che la disperazione per una sempre più grave crisi economica contagi i commercianti e i giovani imprenditori cosentini e li renda vulnerabili a tal punto da cedere alla tentazione di farsi “aiutare” dalla criminalità organizzata per rimettere in moto le loro attività. È palese la preoccupazione dell’associazione antiracket “Lucio Ferrami” di Cosenza che, in questi mesi, ha percepito l’angoscia di molti commercianti di città e provincia che, ormai da tanti mesi, sono stati costretti ad abbassare le loro saracinesche a causa della terribile pandemia. Prima i mesi forzati di lockdown, poi le chiusure e riaperture a intermittenza hanno letteralmente messo in ginocchio tanti imprenditori e soprattutto molti ristoratori. Alessio Cassano, ex presidente dell’associazione e attualmente componente e membro attivo, conosce molto bene la realtà cosentina. È da tempo accanto alle vittime del racket e adesso assieme al neo presidente, Marco Moretti, vuole essere ancora più presente perché si tratta di un momento molto delicato per il tessuto economico di tutta la provincia. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza