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Scalea, Paravati a difesa del Poliambulatorio: "Lotta comune su tutti i fronti"

il capogruppo consiliare del gruppo di minoranza “Per Scalea”, Angelo Paravati: "Il problema è politico e va risolto con i mezzi della politica"

"I problemi strutturali che l’Asp pone a motivo della chiusura del Poliambulatorio non nascono dal fato, ma da precedenti omissioni di manutenzione, così come il loro improvviso manifestarsi nasce da accertamenti tecnici disposti non allo scopo di ristrutturare, ma di chiudere la struttura in favore di chissà quale altra destinazione vicina o lontana".

Individua responsabilità precise il capogruppo consiliare del gruppo di minoranza “Per Scalea”, Angelo Paravati, intervenendo in vista dell’incontro urgente che si terrà domani, per discutere della struttura, convocato dal direttore del Distretto sanitario Tirreno, Angela Riccetti, a cui sono stati invitati tutti i sindaci dell’Alto Tirreno cosentino e, ad opera del presidente del Consiglio comunale, Gaetano Bruno, anche i tre capigruppo consiliari, Giuseppe Angona, Eugenio Orrico e, appunto, Angelo Paravati.

"Difesa del Poliambulatorio è una lotta di civiltà"

“La difesa del Poliambulatorio è una lotta di civiltà, un dovere morale verso le persone in difficoltà che si servono di quei servizi sanitari - ha aggiunto Paravati - L’istinto porterebbe a ipotizzare ogni forma di lotta, ma la ragione e l’esperienza suggeriscono di muoversi in altro modo. Il problema è politico e va risolto con i mezzi della politica, perché l’intenzione di chiudere il Poliambulatorio nasce essa stessa da una precisa volontà politica. Un tentativo del genere è stato fatto anche nel 2005, quando si arrivò addirittura al sequestro dei precedenti locali destinati ai servizi Asp, ma il pericolo fu scongiurato e anche oggi dovrà essere così. La politica ha i suoi centri decisionali ed è quella la sede in cui operare”. Secondo il capogruppo di Per Scalea, però, affinché l’azione sia efficace, “occorre disporre di un patrimonio di relazioni politiche. Sulla vicenda del Poliambulatorio si sono registrate disponibilità all’impegno da più parti politiche, con le quali vanno subito intessute trattative. Occorre farlo con le rappresentanze territoriali dei partiti di governo, ai quali fa riferimento il commissario alla sanità, perché quello è il livello cui spetta la decisione di salvare il nostro Poliambulatorio investendoci le risorse necessarie. Occorre farlo con i nostri rappresentanti regionali, perché anche la Regione si faccia carico dei costi necessari all’adeguamento strutturale del plesso”.

"Possibile che venga intrapresa un'azione giudiziaria"

Angelo Paravati ha poi ricordato che sta crescendo l’attenzione collettiva sul problema attraverso il comitato cittadino promosso da Giuseppe Torrano, “anche questa - ha sottolineato - una grande risorsa che la politica deve saper valorizzare, in quanto espressione spontanea di bisogni fondamentali delle persone”. Tra le possibili azioni da mettere in campo, Paravati non esclude “quella giudiziaria, per un danno enorme che la decisione di chiudere il Poliambulatorio produrrebbe per Scalea e per il territorio”. Infine, di fronte all’emergenza del problema, ha ribadito che il gruppo Per Scalea “sarà al fianco dell’amministrazione comunale, cui spetta la scelta delle azioni del caso, suggerendo alla stessa, nell’imminenza del pericolo di sottrazione del servizio, di adoperarsi anche con soluzioni d’urgenza, quali la messa a disposizione di altri locali comunali, e in ogni caso sottoscriveremo tutte le azioni che la stessa amministrazione vorrà intraprendere sia sul piano politico che sul piano giudiziario, perché questa è una lotta di civiltà, e tutti, soprattutto chi riveste ruoli di rappresentanza politica, abbiamo il dovere morale di combatterla fino in fondo”.

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