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Rarissimo esemplare di gufo recuperato nella riserva del Lago di Tarsia

L'animale, che era ferito e non riusciva più a volare, è stato prelevato e trasferito al Centro Recupero Animali Selvatici (Cras) di Rende dove è stata riscontrata una frattura scomposta all’ala destra.

Un rarissimo esemplare di gufo di palude, ferito, è stato recuperato all’interno della Riserva naturale del Lago di Tarsia-Crati dal personale dell’Ente gestore “Amici della Terra”. L’animale (Asio flammeus), non in grado di volare, è stato prelevato e trasferito al Centro Recupero Animali Selvatici di Rende (Cras), dove dalle prime valutazioni è stata riscontrata una frattura scomposta all’ala destra. Va detto subito che a tale ritrovamento di una simile specie viene data particolare importanza, non fosse altro che per l’interesse conservazionistico che lo stesso riveste in quanto specie protetta in base alla legge 157/92 e alla Convenzione di Berna, oltre che in osservanza alla Direttiva Comunitaria “Uccelli”. Ma il dato ancora più interessante – fanno osservare all’interno dell’Ente gestore “Amici della Terra” – «è che per la prima volta viene accertata la sua presenza nella Riserva Lago di Tarsia. Infatti, il Gufo di palude non risultava presente nella “check-list” della fauna vertebrata delle Riserve dove, soprattutto gli uccelli, sono ben rappresentati con 145 specie accertate su 476 specie segnalate in Italia». Si pensi, inoltre, che in Calabria, negli ultimi anni, per il gufo di palude sono stati registrati pochi avvistamenti come svernante irregolare (wirr) nell’area del Crotonese (Regione Calabria - dati Protocollo Monitoraggio della Rete Natura 2000 in Calabria – Specie Animali). In Italia risulta, invece, migratore regolare e svernante, tornando a nidificare nel 2018 dopo circa 50 anni. Pur appartenendo all’ordine degli Strigiformi, non è strettamente notturno ma piuttosto crepuscolare e diurno.

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