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Operazione "White Collar" nel Cosentino, 20 anni di carcere per i sette imputati. TUTTI I NOMI

Si conclude così la prima fase dell’inchiesta “White Collar” che ha visto coinvolti a vario titolo, professionisti, commercialisti, avvocati, dipendenti pubblici, imprenditori, operanti nell’area della Sibaritide e del Pollino

L'operazione White Collar del luglio 2020

Aste giudiziarie truccate al Tribunale di Castrovillari: 20 anni di carcere per i 7 imputati che avevano scelto il rito abbreviato. Si conclude così la prima fase dell’inchiesta “White Collar” che ha visto coinvolti a vario titolo, professionisti, commercialisti, avvocati, dipendenti pubblici, imprenditori, operanti nell’area della Sibaritide e del Pollino.

Nell’operazione, scattata all’alba di lunedì 27 luglio dello scorso anno e condotta dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Sibari, era stato disarticolato un cartello di professionisti e dipendenti dediti a truccare alcune aste giudiziarie del Tribunale di Castrovillari. Nell’inchiesta erano finiti anche alcuni dipendenti dello stesso tribunale. Il lavoro dei militari aveva consentito di ricostruire un collaudato sistema che consentiva l'assegnazione dei beni messi all'asta a imprenditori che pagavano somme di denaro in modo riservato a quanti gestivano i complessi meccanismi di aggiudicazione di beni mobili e immobili. A firmare l’inchiesta era stato il sostituto procuratore Luca Primicerio.

Tutte le condanne nel dettaglio

Oggi sono arrivate le prime condanne: a Giuseppe Andrea Zangaro, 44 anni, dipendente del Comune di Corigliano-Rossano con funzione di cancelliere nell’ufficio del Giudice di pace coriglianese, ritenuto essere il capo dell’organizzazione e sospeso dal Comune dopo l’inchiesta, (difeso dagli avvocati Maurizio Minnicelli e Francesco Paolo Oranges del foro di Castrovillari), è stata comminata una pena di 7 anni e undici mesi di reclusione; a Giorgio Alfonso Le Pera, 49 anni, agronomo difeso dall’avvocato Giovanni Scatozza di Castrovillari, 2 anni e quattro mesi; 1 anno e quattro mesi per Carmine Placonà, 50 anni, imprenditore (difeso dagli avvocati Maurizio Minnicelli e Francesco Sammarro del foro di Castrovillari); 2 anni e quattro mesi, invece, per Alfonso Cesare Petrone, 61 anni, avvocato (difeso dalla collega Gisella Santelli del foro di Castrovillari); per Luisa Faillace, 41 anni, avvocato (difesa dai colleghi Luca e Michele Donadio del foro di Castrovillari), 3 anni e tre mesi; per Giovanni Romano, 54 anni, commercialista (difeso dagli avvocati Antonio Pucci del foro di Castrovillari ed Enzo Belvedere del foro di Cosenza), 1 anno e dieci mesi (assolto dal reato di corruzione, per lui pena sospesa); per Antonio Guarino, 55 anni, imprenditore (difeso dall’avvocato Pasquale Di Iacovo del foro di Castrovillari), 1 anno. Queste le prime condanne, dunque, per gli altri, invece, nelle prossime settimane si procederà col rito ordinario. Nei prossimi giorni, infine, saranno depositate le motivazioni della sentenza.

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