«La Stazione appaltante non è stata posta nella condizione di valutare compitamente la sussistenza dei requisiti soggettivi di ordine generale, che tutelano l’elemento fiduciario nelle procedure di aggiudicazione di contratti pubblici, anche al fine di optare per una - pur discrezionale e non obbligatoria - esclusione dalla gara della società cooperativa “Gente di mare”». Secondo il Gip del Tribunale di Paola, Maria Grazia Elia, l’imprenditore Gregorio Bruno non solo avrebbe turbato una gara di appalto per la gestione di alcuni servizi al porto turistico di Amantea ma sarebbero stati messi ad arte diversi raggiri anche nei confronti della Stazione appaltante. E, in questo modo, si sarebbe leso anche il diritto della libera concorrenza. I particolari emergono dal provvedimento che dispone nei suoi confronti il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale per un periodo di sei mesi. Per questa vicenda risulta indagato anche Francesco Lorello, 68enne residente ad Amantea e all’epoca dei fatti responsabile del settore dei Lavori pubblici del Comune.
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