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Corigliano Rossano, agli infermieri mancano i dispositivi di protezione

Il personale del 118 lancia l’allarme. Si attendono pure i fondi delle indennità Covid

Ospedale di Corigliano Rossano

Il personale infermieristico del 118 di Corigliano Rossano ed i colleghi dei reparti di emergenza e del comparto, dopo avere assistito l’altro ieri alle cerimonie della Giornata nazionale dedicata al personale sanitario, socio assistenziale e del volontariato, sono costretti ancora una volta, nonostante le belle parole pervenute al loro indirizzo, a denunciare le carenze con cui sono costretti a combattere giornalmente nell’espletamento del loro delicato servizio. Inoltre gli “eroi della pandemia” del territorio ionico e dell’Asp non possono fare a meno di evidenziare la mancata corresponsione, a distanza di circa un anno, delle modeste spettanze relative alle indennità Covid loro riconosciute. Non riescono a darsi pace “come mai per coloro che operano sul campo (al Giannettasio funziona un centro Covid) a volte a mani nude per l’esiguità dei dispositivi di protezione individuali assegnati con il contagocce, non si riescono a trovare i fondi delle indennità Covid, regolarmente deliberati con i relativi parametri (1830 euro per l’alto rischio, 883 per il rischio medio e 252 per rischio basso), per le attività prestate e documentate, mentre decine di migliaia di euro sarebbero state erogate a coloro che hanno operato seduti sulle rispettive poltrone delle scrivanie sulla base di dichiarazioni personali".

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