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Fogne a cielo aperto a Corigliano, appello di Confcommercio a Comune e Asl

«Le autorità competenti intervengano subito per ripristinare la normalità. Siamo di fronte ad un problema che sta creando un enorme disagio economico-sanitario»

Fogne a cielo aperto a Corigliano, arriva l’appello di Confcommercio a comune e Asl. Per l’ Associazione Territoriale Confcommercio Cosenza città di Corigliano Rossano: “Le autorità competenti intervengano subito per ripristinare la normalità. Siamo di fronte ad un problema che sta creando un enorme disagio economico-sanitario”. “Da giorni imprese e cittadini di Via Nazionale, e altre vie limitrofe, di Corigliano Calabro si trovano a dover fare i conti con un fiume di liquami provenienti dalle fogne cittadine che invadono la strada rendendo l’aria irrespirabile e provocando enormi difficoltà. Uno spettacolo indecoroso che rallenta l’economia delle attività che si affacciano su quelle vie, imprese non dimentichiamo già piegate dall’emergenza covid, e soprattutto rischia di trasformarsi in una vera e propria bomba sanitaria”. La locale sede di Confcommercio Cosenza ha raccolto le proteste degli imprenditori e dei cittadini, lanciando un appello alle autorità locali e sanitarie affinché si intervenga immediatamente. Un problema che seppur per il momento è rientrato, almeno su via Nazionale, non arriva comunque alla risoluzione definitiva. Un piano comunale di interventi diventa fondamentale per tutto il territorio, che in numerosi quartieri, ripetutamente, vive forti disagi per lo sversamento di liquami per le strade. E questo il sindaco lo sa bene. “La situazione è drammatica” spiega. Vi sono interi quartieri come via Aldo Moro dove la rete è completamente collassata o, forse, non c’è mai stata. A seguito di un intervento del settore manutentivo è stato messo nero su bianco in un’ apposita relazione, che il primo cittadino è pronto a consegnare alle autorità competenti. “Immaginare di rifare la rete per tutto il territorio coriglianese richiederebbe un impegno di spesa enorme, che non si può far pesare sulle casse comunali”. Per questo, infatti, il comune lavora con Invitalia per un finanziamento di 36 milioni di euro, che servirà ad intervenire laddove la situazione è allo stremo piuttosto che a Fabrizio o Apollinara dove la rete fognaria è completamente assente. Per Stasi la strada è già segnata. Si continua con lavori di pulizia straordinaria delle reti che presentano ancora i segni dell’alluvione del 2015. Ma il dato che risalta, per una situazione che rischia di esplodere da un momento all’altro, è che le reti delle aree ausoniche a maggiore densità abitativa sono sovraccariche. La rete esistente dovrebbe servire un terzo appena degli allacci attuali.

 

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