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Cetraro, intimidazioni al maresciallo. Il sindaco: “Non facciamo passi indietro”

Per la mattinata di oggi è stato promosso un sit-in da Libera

«Un atto gravissimo, il fatto ignobile di ieri sera non è solo un attacco alle forze dell’ordine ma a tutta la città». Lo dice Ermanno Cennamo, sindaco di Cetraro, dove ieri sera ignoti hanno sparato contro l’auto privata del maresciallo Orlando D’Ambrosio, comandante della locale stazione dei carabinieri. Il fatto si è consumato in pieno centro, davanti alla caserma dei militari, intorno alle ore 19.30, mentre ancora c'erano dei negozi aperti e gente per strada. Proprio pochi giorni fa i carabinieri avevano eseguito a Cetraro e sull'alto tirreno cosentino una vasta operazione antidroga, con molti arresti, contro un’organizzazione vicina alla cosca di 'ndrangheta dei Muto, storica consorteria criminale egemone sul territorio.

«Noi non facciamo passi indietro, vogliamo continuare nel senso del rispetto delle regole - ha detto ancora il sindaco - e convocheremo un Consiglio comunale aperto a tutte le forze democratiche della città, e speriamo che questi vigliacchi e balordi siano subito arrestati». Per la mattinata di oggi è stato promosso un sit-in da Libera, a dire il vero non molto partecipato se non dai sindaci del territorio, i gruppi scout e i referenti di Libera. C'era anche il presidente della Commissione antimafia Nicola Morra. (AGI)

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