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Bulgara morta a Belvedere, giudizio immediato per il presunto omicida

La donna è stata trovata seminuda e aveva una profonda ferita alla testa

Il tribunale di Paola

Il Gip del Tribunale di Paola, Maria Grazia Elia ha disposto il giudizio immediato per Giuseppe Andrea Renda accusato dell’omicidio di Aneliya Dimova, la 55enne bulgara trovata morta lo scorso 30 agosto nella sua casa di Belvedere Marittimo. La prima udienza si terrà davanti alla Corte di Assise di Cosenza il prossimo 3 maggio. Il 32enne, difeso dall’avvocato Alberto Grimaldi, deve rispondere di omicidio aggravato da futili motivi. Il Giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta sostituto procuratore Rossana Esposito, ha quindi mandato direttamente a processo il giovane. Il figlio della Dimova si costituirà parte civile e sarà assistito dall’avvocato Eugenio Greco del Foro di Paola. La scorsa estate l’Alto Tirreno cosentino è rimasto scosso da quell’omicidio così efferato e violento. La 55enne bulgara è stata trovata sul letto seminuda e con una profonda ferita in testa.

 

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