«Ferrovie della Calabria non si sottrae ai previsti confronti e, tanto meno, al rispetto delle norme di legge e contrattuali che devono essere il quadro entro il quale operare e non già essere usate come un comodo alibi per impedire l’attuazione di quanto necessario ed indispensabile per il raggiungimento dell’obiettivo finale, ovvero quello di rappresentare una preziosa risorsa per lo sviluppo del settore e di tutti i soggetti che partecipano ai processi produttivi aziendali, in primis il proprio personale dipendente, consolidando , inoltre, le sinergie con gli enti preposti e del territorio, e divenire attrattore e punto di arrivo anche per i neolaureati e i neodiplomati appositamente formati nelle discipline innovative del settore trasporti». È quanto si legge in una nota delle Ferrovie della Calabria in relazione all'articolo "Ferrovie della Calabria, Filt-Cgil: l’azienda superi le inadempienze normative", «a tutela dell'immagine aziendale e delle maestranze che operano e per il dovere di chiarezza nei confronti dell’opinione pubblica».
«Da tempo la società Ferrovie della Calabria ha intrapreso un percorso virtuoso con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di mobilità di Trasporto Pubblico Locale delle aree servite, garantendo la sicurezza del trasporto in primis, e la qualità del servizio, sulla quale si sta fattivamente investendo, in particolare, in termini di rinnovo dei parchi rotabili, sia ferroviario che automobilistico, oltre che puntando su un piano di innovazione teso al miglioramento dei servizi a favore dell’utenza e a garantire un futuro importante per la società. Tutto ciò, ovviamente e per come è normale che sia, in un quadro di equilibrio economico sostenibile che non può prescindere da una valorizzazione delle risorse umane presenti in azienda che sono state pertanto interessate da un processo di riqualificazione professionalizzante nonché da un’ottimizzazione dei relativi processi produttivi. Azioni quanto mai necessarie, se non indispensabili, per affrontare le sfide che l’evoluzione del quadro normativo ed il mercato già pongono e che saranno ancor più impegnative in un immediato futuro».
«Tali iniziative - prosegue la nota - implicano scelte che non sempre trovano la condivisione di tutti i soggetti interessati ma restano comunque necessarie anche per uscire da quell’immobilismo che, oltre alla tutela del caso particolare, non consente certo di offrire un servizio di TPL con standard qualitativi adeguati alle legittime aspettative dell’utenza ed anche per favorire il ruolo dell’azienda quale risorsa preziosa per lo sviluppo produttivo del territorio con una propria autonomia economico –finanziaria. Ciò perché Ferrovie della Calabria è una società di capitali tesa al conseguimento di risultati d’esercizio positivi, nel rispetto delle normative delle società a partecipazione pubblica, con l’obiettivo di rappresentare per la Regione, socio unico della società, un riferimento per il TPL ed in generale del settore, fermo restando l’importante contributo di tutte le altre società private e pubbliche che vi operano e che, insieme, devono rappresentare il futuro del trasporto regionale».
In questo cambio di passo, l’Azienda «intende premiare e valorizzare le risorse migliori, prescindendo da sigle di sorta o da posizioni di privilegio che mal si conciliano con l’interesse generale, fermo restando il rispetto delle norme che regolano la materia che, si ribadisce e si precisa, mai si è inteso disattendere, ed anzi, Ferrovie della Calabria può al riguardo, a giusto titolo e senza timore di smentite, rappresentare un esempio virtuoso del mondo del lavoro e del rispetto dei propri dipendenti che costituiscono la risorsa essenziale per l’erogazione di servizi adeguati che l’Azienda vuole e deve effettuare». Fatta questa premessa, Ferrovie della Calabria ribadisce «la ferma determinazione di proseguire, senza indugio, nella direzione tracciata con la collaborazione di tutti i soggetti disponibili a voler porre, come obiettivo, il rilancio dell’Azienda, avendo la legittima ambizione di efficientarsi secondo gli standard necessari al pari delle maggiori aziende nazionali del settore».
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