Le vampate di un virus dallo slancio interminabile hanno schiarito la paura che si è fatta universalmente visibile con numeri che continuano ad aggiornare statistiche sempre più angoscianti. Il pericolo non sta più in alcun punto preciso di questa terra, non ha più forma, peso o colore. È dentro ogni cosa, dentro quelle cifre che disegnano le rotte di una curva che continua la sua irrazionale ascesa al cielo. Ieri, c’è stata una frenata improvvisa nelle nuove diagnosi, con “appena” 59 positivi nelle ultime 24 ore e, purtroppo, altre due vittime (un 76enne di Corigliano Rossano e una 74enne di Oriolo, entrambi spirati in Rianimazione). Ma il crollo delle diagnosi sfuma davanti a un tasso di positività alle stelle (23%) che lascia intuire una netta frenata nell’attività di testing&tracing. Un crollo nella ricerca di nuovi positivi sul territorio che, inevitabilmente, rischia di intrecciarsi con i fatti di sabato. Una narrazione incredibile che si è chiusa con il capo dell’Ufficio di prevenzione dell’Asp, Mario Marino, finito in malattia dopo il confronto, non proprio sereno, con il presidente della commissione bicamerale antimafia, Nicola Morra.
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