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Corigliano Rossano, quando il 118 mostra i nervi scoperti della sanità ionica cosentina

Polemiche per la difficoltà a trasferire una paziente covid nell’ospedale di Reggio Calabria

Ospedale Giannettasio

Le carenze di personale e mezzi in dotazione al servizio del 118 nelle varie postazioni della Sibaritide, da Cariati a Trebisacce compreso Cassano, fanno si che la maggior parte dell’emergenza ricada sulla postazione territoriale dello spoke di Corgliano Rossano ed in particolare su quella del Giannettasio. Questa, pur manifestando analoghe carenze, riesce a comporre l’equipaggio almeno con la presenza del medico, nella maggior parte dei casi. Ma proprio per questo accade che si voglia far ricadere sulla stessa Pet operazioni non compatibili con la gravità del malato che costringono i sanitari a rifiutarsi di mettere a rischio l’incolumità del paziente.

Come nel caso del trasferimento di una paziente affetta da Covid a Reggio Calabria che ha fatto emergere tutta l’inadeguatezza della servizio 118, mentre nessuna istituzione si preoccupa di risolvere il problema della carenza, soprattutto di medici, che nel loro stato giuridico di lavoro, con regime di convenzione, sono penalizzati rispetto ai colleghi assunti dall’Asp.

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