È morto stamani a Cosenza, dove risiedeva, Salvatore Frasca, 93 anni, per tre legislature deputato e per due senatore del Partito socialista, ricoprendo vari incarichi tra cui sottosegretario alla Giustizia. Per più di un decennio ha ricoperto la carica di sindaco del suo paese natale, Cassano allo Ionio.
Laurea a Palermo, deputato e senatore
Frasca era nato a Cassano nel 1928. Fin da giovanissimo si iscrisse al Partito socialista italiano, ricoprendo diversi incarichi tra i quali quelli di consigliere, assessore provinciale nonché di presidente della Camera di commercio di Cosenza. Si laureò in Giurisprudenza all’Università di Palermo divenendo Deputato prima e Senatore dopo. Socialista della corrente autonomista, è stato Deputato per tre legislature e Senatore per due legislature. E’ stato tra gli attori protagonisti della lotta dei braccianti che agli inizi degli anni '50, contribuì alla cosiddetta conquista delle terre e all’affrancazione delle classi sociali più umili.
Nelle istituzioni
Salvatore Frasca, nel corso delle tre legislature a Montecitorio è stato anche presidente della Commissione bicamerale Igiene e Sanità. Nel corso della sua carriera è stato anche presidente della Cassa Marittima Meridionale, sottosegretario alla Giustizia, segretario regionale del Psi, componente del Comitato centrale del Psi e sindaco per più di 10 anni di Cassano. Frasca è stato anche più volte componente la Commissione parlamentare antimafia.
Messaggi di cordoglio
«Siamo addolorati per la morte di Salvatore Frasca. Più volte parlamentare, sottosegretario, da giovane fu protagonista di importanti battaglie per l’assegnazione delle terre ai contadini. Alla sua famiglia le più sentite condoglianze». Così il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, e gli assessori della Giunta regionale della Calabria. Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa del parlamentare socialista Salvatore Frasca. “Con Salvatore Frasca – sottolinea in una dichiarazione il sindaco Occhiuto – scompare un esponente della politica che ha saputo, con grande spirito di appartenenza, rappresentare la Calabria nelle istituzioni dello Stato, facendo sentire la propria voce e non risparmiandosi in autentiche battaglie per il riconoscimento dei diritti dei calabresi. Oggi la nostra regione, ma anche la città di Cosenza, perde uno dei protagonisti della scena politica a cavallo degli anni settanta e dei primi anni ottanta, che seppe distinguersi per attivismo e militanza appassionata. Il suo impegno e il suo modo rigoroso di concepire l’attività politica – ha sottolineato ancora Occhiuto - gli valsero la nomina, nel secondo governo Craxi, tra l’agosto del 1986 e l’aprile del 1987, a sottosegretario alla giustizia”. Il sindaco Occhiuto ha espresso alla famiglia e ai figli, in particolare a Stefania e Maurizio, le più sentite condoglianze, anche a nome della giunta di Palazzo dei Bruzi.