Il virus brutalmente aggiorna la storia di questa nostra terra che da giorni arde di un contagio dall’infinito progresso con numeri che nutrono una curva in crescita esponenziale. Giovani, tanti giovani, all’interno di una contabilità quotidiana che sembra frenare, fortunatamente, nella fascia degli over 70 (primi effetti del vaccino sugli ultraottantenni e non solo: la frazione più adulta della popolazione è quella più convinta nella rigorosa adesione alle misure di mitigazione del rischio). Ma al di là della distribuzione dei casi, le cifre dell’epidemia sono sempre più gravi. Nelle ultime 24 ore sono finite a referto 262 nuove diagnosi. Ma ciò che allarma è l’occupazione ospedaliera. Con 202 ricoverati nelle aree è stato raggiunto un picco mai toccato in un anno di pandemia. Il collasso dell’“Annunziata” è stato evitato grazie alla disponibilità degli ospedali di Catanzaro di ricevere 30 pazienti cosentini. Proprio nel capoluogo di regione è spirata una delle 5 vittime di ieri. Si tratta di un 73enne di Mongrassano. Con lui si sono arresi anche una 45enne di Spezzano Albanese che s’è arresa in Rianimazione, un 82enne di Bisignano, deceduto in Medicina d’urgenza. Un 70enne di Cosenza s’è spento nelle Malattie infettive mentre un 93enne di Cassano è morto in casa.
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