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Coronavirus Cosenza, a rischio i servizi assistenziali

Il pronto soccorso dell’ospedale Annunziata di Cosenza

Mentre nelle piazze (virtuali) si combatte la battaglia per il pane, il virus compie il suo destino all’interno degli ospedali. Ovunque soglie critiche raggiunte e tenuta dei servizi assistenziali a rischio. La storia di questi ultimi giorni ci ha riportato dentro all’interno del Pronto soccorso con pazienti ammassati anche nelle stanze no covid. Asp e Azienda ospedaliera da ieri lavorano al loro trasferimento negli ospedali spoke della provincia. L’obiettivo è quello di svuotare la prima linea della sanità cittadina per fronteggiare l’emergenza attuale. Il capo del dipartimento, Pino Pasqua, conferma anche l’inevitabile cannibalizzazione della Medicina “Valentini”. «I 20 posti del reparto sono stati convertiti alle patologie covid. I posti saranno recuperati all’interno dell’“Annunziata”. Non ci sarà un crollo dell’assistenza. Conserveremo la capacità della Medicina all’interno di altri spazi. Purtroppo, siamo nel pieno della terza ondata caratterizzata da una velocità di trasmissione che non avevamo mai osservato nelle precedenti due fasi». Del resto, la contabilità dell’Asp ricorda che nelle ultime 24 ore ci sono stati altri tre ricoveri (uno in area medica e due in Rianimazione), mentre in Pronto soccorso aspettavano una sistemazione ben 17 persone con tampone positivo. Reparti pieni e numeri in aumento. Il senso della zona rossa è quello di disinnescare la bomba piegando la curva che l’infezione ha trasformato in un martello infuocato.

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