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Il Covid sferza Cosenza, la variante ingolfa gli ospedali: altri sette morti

La paura disegna smorfie che affondano nell’incertezza di questi giorni. Da quando il morbo ha ripreso il suo devastante cammino questa terra non ha più pace. Anche la piccola Pedivigliano è diventata un contenitore di virus con 29 contagi in appena 24 ore. Cosa sia successo è facile immaginarlo, anche lassù potrebbe essere arrivata la variante che sta riempiendo gli ospedali. L’“Annunziata” resta sotto assedio, nonostante il cambiamento della policy degli ultimi giorni con la realizzazione di nuove aree per pazienti non critici e per quelli critici, nonostante la disponibilità di Catanzaro ad accogliere nuovi pazienti. Ma il virus corre più in fretta di pensieri e progetti.

Il nuovo reparto Covid nella “Valentini”, aperto sabato, è già pieno. In ospedale, c’è un via vai di gente che entra e che esce dai vari reparti. Comanda sempre la Rianimazione dove, ieri, c’erano 15 malati intubati (e altri sette sono divisi tra le terapie intensive del “Pugliese Ciaccio” e del “Mater Domini”. Proprio gli ospedali restano il fronte più esposto dove il virus s’affaccia giorno e notte per colpire le sue prede. Colpisce e, qualche volta, uccide. Muoiono pazienti in coda nel Pronto soccorso (come è successo a un 93enne di Scala Coeli a Rossano), e muoiono i ricoverati nei reparti di degenza e in terapia intensiva.

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