Centinaia di accessi al pronto soccorso “Guido Compagna” di Corigliano in poco più di due settimane. Mentre rischia il collasso, continua ad ospitare anche malati covid. Una situazione che potrebbe esplodere e crea tensione e pressioni tra personale medico e infermieristico, da una parte, e gli utenti dall’altra. Dopo un anno di emergenza sanitaria la sanità locale, che invece avrebbe potuto approfittare dei fondi europei per migliorare il livello di assistenza, continua a soffrire. Lo spoke di Corigliano Rossano presta assistenza a singhiozzo con alcuni reparti (vedi chirurgia) che alla ragione “di stato”, quale il covid, ha finito per soccombere. Dall’altra non va meglio per i pronto soccorso sui quali si riversano urgenze ed emergenze. Al pronto soccorso del “Giannettasio”, per la presenza del centro covid l’attenzione dei sanitari è puntata sul temibile virus. Mentre, al punto di prima emergenza del “Compagna”, vengono dirottate tutte le altre urgenze e i locali dell’ala A piano terra, sul lato sud della struttura sanitaria, sono stati aperti per ospitare i malati covid, che attendono di essere dirottati verso i centri appositi, ormai saturi.
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