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Coronavirus, una chiesa di Mendicino adibita a centro vaccinale

Don Enzo Gabrieli

«Un segno di vicinanza alle istituzioni e ai bisogni del territorio in una regione difficile come la Calabria». Così don Enzo Gabrieli, parroco di San Pietro a Mendicino, in provincia di Cosenza, presenta l’iniziativa di predisporre la chiesa, chiusa a causa della pandemia, come centro vaccinale per gli anziani della zona: un vero e proprio «ospedale da campo» come desiderato da Papa Francesco. Don Enzo, racconta l’Osservatore Romano, avendo saputo della ricerca nel centro silano di un luogo idoneo per questo importante servizio alla salute del cittadino, non si è tirato indietro e ha voluto proporre la sua chiesa, ex convento domenicano dove è venerata la Madonna delle rose e anche una reliquia di san Giuseppe Moscati che nel 1911 si mise a disposizione delle autorità locali a Napoli e sfidò il colera salvando centinaia di vite. Essa è inoltre vicina al centro Caritas che con i suoi volontari, spiega il parroco, insieme a quelli dell’onlus Madonna del Rosario, hanno allestito il luogo dove, grazie anche alla collaborazione delle istituzioni, sono stati consegnati un defibrillatore e un frigorifero per la conservazione dei vaccini a temperatura controllata. Il tutto in un clima di festa, tra scroscianti applausi e momenti di commozione tra i cittadini. Gli anziani si sono presentati e sono stati subito accolti dai volontari che li hanno aiutati a fare le procedure burocratiche prima di sottoporsi al siero somministrato dai medici dell’azienda sanitaria che ha ritenuto idoneo il luogo di culto. Quasi una festa di paese, insomma, per un momento speciale che ha messo da parte tante paure, trasmettendo speranza in questi giorni che seguono la Pasqua. Esempi come questi, è stato sottolineato, sono un segno di una Calabria che fa rete, che funziona, un segno eloquente di una Chiesa vicina alle persone.

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