Ambulanze in fila davanti al Pronto soccorso, 54 morti in 11 giorni, i contagiati senza possibilità di essere ricoverati per mancanza di posti letto, 40 pazienti assiepati nei locali del Pronto soccorso dell'Annunziata di Cosenza, scuole chiuse d'urgenza dal sindaco del comune capoluogo: Cosenza sembra come la Bergamo della prima pandemia. In tutta la provincia il numero degli infettati sale ogni giorno di centinaia di unità e il Covid non si riesce più a fermare. Oggi è paradossale: nel capoluogo di provincia ci saranno le scuole giustamente chiuse visto quello che sta accadendo, e i negozi invece aperti perché la Calabria è entrata in zona arancione. È solo l'ultima contraddizione di una stagione di paura e di morte da dimenticare. Nelle prossime ore potrebbe inoltre essere dichiarato decaduto il commissario dell'Asp, Vincenzo La Regina, perché non ha approvato i bilanci del 2018 e del 2019 dell'Azienda. La sanità pubblica rischia quindi di rimanere senza una guida.